2017.07.27 VEDELAGO Crisi respiratoria, muore bambina di sei anni

raccolta di articoli di stampa che riportano a casi di sospetta (o insabbiata o confermata) correlazione con i vaccini
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mauro76
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2017.07.27 VEDELAGO Crisi respiratoria, muore bambina di sei anni

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Messaggio da mauro76 » 26 set 2017, 14:35

LA TRIBUNA DI TREVISO

Crisi respiratoria, muore bambina di sei anni
La piccola Sandra si è spenta domenica in ospedale. I genitori attaccano: colpa dei vaccini. L’Usl nega: malattia ereditaria
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VEDELAGO. È volata in cielo domenica sera a soli sei anni. Ma la vita della piccola Sandra si è fermata quando aveva appena tre mesi per una malattia rara dal nome impronunciabile: ceroidolipofuscinosi. Questa è la diagnosi: i genitori sono però convinti che a causare la malattia sia stato il vaccino che le è stato inoculato a pochi mesi di vita.

«Era una bambina nata sana – spiega il papà, Vasile Adrian Andreica – i primi tre mesi sono stati assolutamente normali, anche i controlli medici non avevano evidenziato alcun problema, tutt’altro». Papà Vasile accetta di parlare vicino alla stanza dell’obitorio di Castelfranco dove la piccola bara bianca di Sandra attende di partire per la Romania, verso Borsa per la precisione, dove la bambina riposerà per sempre, città natale di tanti rumeni ora residenti nella Castellana. Anche Vasile è arrivato da qui vent’anni fa, stabilendosi prima a Barcon poi a Vedelago, dove fa il panettiere: ha acquistato casa, ha messo su famiglia con Elena, la mamma di Sandra, che non lascia per un minuto la sua piccina, vestita come una principessina, prima di affrontare un viaggio che sarà molto lungo e straziante prima dei funerali che dovrebbero tenersi domani. Come strazianti sono stati questi sei anni, assistendo impotenti alle sofferenze della bambina, alle sue continue crisi epilettiche e respiratorie, con le corse in rianimazione. «Anni – continua il papà – in cui abbiamo avuto la certezza che sia stato quel vaccino a cambiare tragicamente la vita di Sandra e la nostra».

Ne sono convinti anche i parenti che affiancano i genitori: «Sono stato il suo padrino di battesimo – racconta un cugino – alla cerimonia c’erano tre bambini da battezzare: ebbene solo Sandra ha dimostrato la sua vivacità in quel momento. Me lo ricordo come se fosse ieri: era una bambina che sprizzava salute». Poi l’appuntamento per il primo vaccino all’ambulatorio distrettuale di Vedelago, la prima dose del trivalente. «Da quel momento – contina Vasile, distrutto dal dolore – Sandra si è spenta: non reagiva più, era sempre assente, non si esprimeva in alcun modo. Ma all’inizio i medici ci dicevano che non c’erano problemi. Ci insospettiva però il fatto che non venivamo chiamati per le altre vaccinazioni previste, anche se le sollecitavamo». Mese dopo mese, le condizioni di Sandra rimarranno le stesse. Da quel momento è cominciata la via crucis tra i vari ospedali prima per capire che cosa avesse Sandra, poi nella speranza di trovare una cura. Che non c’è. «Non credo che ci sia stato un solo ospedale che abbiamo tralasciato, tra quelli specialistici per bambini e altri del Nord Italia. Poi la diagnosi, terribile, di una malattia senza speranza, almeno per le condizioni di Sandra che continuava a essere assente. Vasile, Elena e la sorellina più grande non l’hanno mai sentita pronunciare una parola: «Per capirla dovevamo interpretare i suoi sguardi».

In questi anni hanno trovato la solidarietà di parenti e degli amici stretti: anche loro hanno imparato a sistemare, ad esempio, la maschera per l’ossigeno quando Sandra dimostrava insufficienza respiratoria. Ma per lei questo e altro, anche se l’attenzione era richiesta ventiquattro ore su ventiquattro. Papà Vasile ha tentato in tutti i modi di sapere che cosa fosse successo con quel vaccino: ma ha ricevuto «solo mezze risposte» che non hanno fatto altro che confermare

i suoi dubbi. Ha messo in moto anche azioni legali perché emergessero eventuali responsabilità. «Ora vedremo cosa fare quando torneremo». Ma appare chiaro che, anche se il suo angioletto ora ha preso il volo, questo non lo fermerà nella ricerca della verità.

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